19 luglio 2013

Le 20 (+1) morti più tragiche e toccanti degli anime - prima parte

Le 20+1 più tragiche e toccanti morti degli anime - prima parte

C'è poco da dire: come muoiono i giapponesi non muore nessuno. Nella mia pluriennale carriera nerd ho assistito a centinaia di morti fra manga e anime, ma basterebbe Dragon Ball Z per non andare sotto la tripla cifra di defunti (se poi volete un epitaffio per ogni gorilla deforme, pettinato come El Sharawi, fatto esplodere da Ken Shiro, si attenta al migliaio).
Per questo inauguriamo l'angolo dell'allegria con le 20 (+1 eh) morti più epiche che mi ricordo (grassettato, “che mi ricordo”... no classifiche assolute) e l'immagine di Remi in cima ne ricorda il ruolo di sacro depositario della sfiga suprema, leggi "se lo vedo meglio che mi gratto".

C'è del vintage, dell'attuale e sicuro sicuro qualche meenkiata perché non mi ricordo bene e non c'ho tempo di googlare, insomma (la classifica è numerata ma L'ORDINE È SPARSO). Ho scelto di non nominare due morti avvenute nello stesso anime, per rendere l'elenco più vario.
Ultimo disclaimer: alcuni video potrebbero essere bloccati in determinati paesi per questioni di diritti (evabbè... un video di due minuti che al limite porta qualche curioso ad appassionarsi all'anime... ma questo è)... so che c'è gente che usa robe per aggirare il blocco, io non le ho mai provate... boh... fate vobis... fine disclaimer, enjoy la prima parte (la seconda prossimamente).

20 - Kubo - Alè Alè Alè o-o (Aoki densetsu shoot!)

Il titolo potrebbe riapparire nella classifica dei titoli italiani più pezzentissimi ever (coming soon), il motivo credo sia chiaro. È un anime calcistico (wikipedia for more), più vicino alla realtà del cugino grande Holly e Benji. Che più vicino alla realtà di Holly e Benji c'è anche Star Wars, ma vabbè, si fa per capirsi. Tre amicissimi alle scuole medie, Toshi, Jim e Kenji, giocano a calcio assieme, ma si perdono di vista per ritrovarsi poi alle superiori, grazie all'altra amicissima Cindy, che riesce a farli rigiocare assieme (Kenji è il portiere... Kenji... Benji... non foss'altro che Benji si chiamava così solo per Alessandra Valeri Manera). Nella squadra c'è Kubo, campione col 10, idolo di Toshi e giocatore molto quadrato (AHAHAH...ehr). Tutto va bene, la squadra spacca quli, ma Kubo è malato e non glielo dice a nessuno. Nella storica semifinale si sente male ed esce: vincono, ma Kubo muore in infermeria durante gli ultimi minuti. Morte abbastanza attesa, ma non per questo meno scioccante per chi, quindicenne sensibile, si perdeva in lacrime anche per Beverly Hills 90210.



19 - Alistaire "Stear" Cornwell  - Candy Candy (Kyandi Kyandi)

Tutti si ricordano di quella figuetta di Anthony, il biondino morto come un pirla durante la caccia alla volpe, per evitare di investire una volpe. Ma la vera tragedia è stata la morte di Stear, simpaticissimo occhialuto di ricca famiglia, sempre allegro, alla guida di una decapottabile e fissato con le invenzioni, anche quelle impossibili per il 1900, che tanto chissenefrega (toccatevi le balle e andate qui per approfondimenti). Si innamora di Candy (come tutti i personaggi maschi del cartone, prima di scoprire che porta sfiga), ma poi si accasa con Patty. Parte per la guerra come aviatore e muore nei cieli durante una battaglia. Davvero toccante il suo commiato, in cui ricorda per l'ultima volta la sua Patty e l'amica Candy (facendo sfumare così l'ultima speranza di sopravvivenza), una delle poche scene del cartone che si è incisa indelebilmente nella mia mente di ragazzino delle elementari.



18 - Capitano Nemo  - Il mistero della pietra azzurra (Fushigi no umi no Nadia)

Capolavoro fra gli anime anni 90, ma abbastanza senza tempo. Ancora un titolo non all'altezza dell'originale (Nadia dei mari delle meraviglie) ma almeno non ridicolo. Protagonisti Nadia, acrobata adolescente in un circo, in possesso di una misteriosa gemma magica, e Jean, inventore quattrocchi, che si innamora di lei (al contrario di ciò che pensa Cristina D'Avena, non hanno 13 anni ma 15... wiki per più info). 
Nemo è il capitano della nave (il Nautilus... toh!) su cui si rifuggiano i due ragazzini per sfuggire al cattivaccio Gargoyle che vuole la gemma. Personaggio affascinante, con un passato misterioso che viene ricostruito puntata per puntata e ha anche due palle grosse così. Si sacrifica per salvare Nadia e Jean dal loro aguzzino. La narrazione della sua morte è molto secca, senza concessioni ad un pathos eccessivo o ad una qualche liricità, ma non è meno toccante, soprattutto dopo aver vissuto appieno la straordinaria costruzione del personaggio.



17 - Tutte le guerriere Sailor - Sailor Moon (Bishōjo Senshi Sērā Mūn)

Primo caso di morte multipla e anche in sequenza. Purtroppo il titolo non mantiene le promesse, muoiono tutte tranne l'unica che doveva morire: l'insopportabile Sailor Moon, e questo rende la cosa ancora più tragica (assieme al fatto che muore quella gnocca di Sailor Mars). È la fine della Parte V (diciamo la quinta serie, denominata Stars... tutto ciò che (non) volete sapere è qui), la battaglia finale, e si sacrificano una ad una per aiutare Sailor Moon a salvare il mondo. Ci sarà il lieto fine e tutte torneranno belle e con le gonnelline svolazzanti, ma sul momento è effettivamente una bella botta, anche per chi, come me, non era esattamente un fan della serie (pur riconoscendole una certa qualità).



16 - Jiraiya  - Naruto (Naruto)

Non credo serva spiegare cosa sia Naruto, insomma, avrete mai acceso una tv, perdiana. Comunque si tratta di ninja, adolescenti ninja, sembra una roba da bambini (e zainetti, astucci, videogiochi idioti, penne, quaderni, calze, magliette e tante altre pirlate, sembrerebbero confermarlo) ma non lo è (e c'è wikipidia). Jiraiya (personaggio popolarissimo fra i lettori di shonen) è un potentissimo ninja dalla storia molto simile a quella del più giovane Naruto, passato da sfigato preso per il sedere da chiunque, a ninja supremo. Muore in missione, contro il cattivone Pain (suo ex allievo e soprattutto ex bonaccione), che sfrutta la tecnica delle Sei vie di Pain per controllare i corpi di 6 ninja e avere la meglio su di lui, in uno scontro epico come pochi e fra i più drammatici dell'intera serie. Lacrimoni e via andare, che Jiraiya era anche il personaggio più simpatico del cartone.



15 - Don Zauker (Don Zausaa) - Daitarn 3 (Muteki Kōjin Daitān 3)

La morte di Zauker prende una connotazione diversa una volta che si è conosciuto il finale "vero" della serie (mi rifiuto di spiegare la trama di Daitarn 3, ma proprio no, ma nemmeno wikipedia linko). Per i pochi che non lo sanno, alla fine si scopre che non sono i Meganoidi a voler sculacciare i terrestri, ma è Banjo che, figlio di Zauker, si vuole vendicare del padre che ha abbandonato la madre per l'amante Koros. Papà è un traditore e io scateno un olocausto, chi non farebbe questa equazione? Nella versione italiana si perde un po' la questione, causa dialoghi addestrati. Detto questo, il povero Zauker è commovente nel modo in cui esce allo scoperto solo quando è minacciata la vita dell'amata, di cui si preoccupa come un tenero innamorato, nonostante le sembianze robotiche e mostruose. Banjo fa la figura dello strunzo.




14 - Kamina - Sfondamento dei cieli Gurren Lagann (Tengen toppa Guren Ragan)

Uno degli anime che mi ha più divertito negli ultimi anni (è del 2007, grazie, ma io l'ho visto nel 2010, problemi?). Storia che si complica parecchio con l'avanzare delle puntate, rispetto ad un iniziale semplicità di base. Siamo in un futuro parecchio distopico, la ggente vive sottoterra perchè sopra è pericoloso, almeno così gli hanno detto, perchè poi non è mica così vero. Chi non vive sotto terra viene perseguitato dagli Uomini Bestia (don't ask... ma se ask, sempre wikipedia). I (finti) fratelli Kamina e Simon decidono di fuggire dal sottosuolo e si impadroniscono di un robottone nemico (il Lagann), lo useranno per sconfiggere i cattivi. Detta così è una merda, ma vi assicuro che vale. Sta di fatto che ad un certo punto, il fratello maggiore Kamina, proprio nel momento in cui la sua storia d'amore con la stragnocca e poco vestita guerriera Yoko sta avendo una svolta, muore in battaglia alla guida del Lagann. Sorpreso da un attacco, quando la battaglia sembrava essersi placata, il Lagann viene più volte trafitto e Kamina muore davanti agli occhi di Yoko (sono in lacrime solo a pensarci, il video non lo guardo, che è meglio).



13 - Hughes (Mās Hyūzu) - Fullmetal Alchemist (Hagane no renkinjutsushi)

La cosa strana di Fullmetal Alchemist (wikinformazioni qui) è che le prime due serie raccontano più o meno la stessa storia, solo che la prima, andando più veloce del manga, deviò rispetto alla sua controparte fumettistica. La seconda, Brotherhood, riprende invece fedelmente la storia di carta. Hughes è un militare bonaccione ma catzuto, uno dei personaggi simpatia di FMA, che adora la sua famiglia e non fa che parlarne con tutti. La sua morte avviene diversamente nelle due serie, ma io preferisco quella in Brotherhood, in cui Hughes viene tradito proprio dalla foto di famiglia che porta sempre con sé: il nemico prende le sembianze di sua moglie, che vede nella foto cadutagli dalla tasca, così Hughes non riesce a reagire e viene ferito a morte (nella prima versione se non erro prova a colpire la finta moglie, ma nun ja fa... decisamente meno emotiva come reazione). Molto triste il modo in cui uno dei suoi maggiori pregi gli si sia rivoltato contro e davvero toccante la morte di un personaggio così positivo.



12 - Vegeta (Bejiita) - Dragon Ball Z (Doragon Bōru Zetto)

È morto millemila volte, lo so. Questa è quella di Majin Bu (scordatevi che linki la trama, chi sa sa, chi non sa veda). Vegeta e Goku vanno alla base di Babidi per prenderlo a calci, ma arrivati al momento topico Vegeta si lascia prendere dalla sua sete di potere e il nanetto magico lo porta al lato oscuro, trasformandolo in Majin Vegeta. Quando le cose si fanno pesanti, con Majin Bu che sta sterminando lo sterminabile, Vegeta si redime, in una scena toccante abbraccia il figlio Trunks, come non aveva mai fatto, e decide di sacrificarsi per uccidere il bippobippo rosa, battendosi per la prima volta per qualcuno che non fosse sé stesso. Non servirà a una mazza e Vegeta è un bastardo di qualità certificata, ma è comunque una scena tremendamente triste, per uno dei personaggi più cool dell'universo di Toriyama (dopo Junior/Piccolo e Suppaman, obv), e rappresenta un tassello importante nell'evoluzione psicologica del Saiyan più incatzoso.



11 - Teresa del Sorriso (Bishō no Teresa) - Claymore (Kureimoa Claymore)

La premessa è che a me Claymore piace un casino, ma un casino. La trama è un po' complessa da riassumere in due righe, comunque parliamo di un fantasy medievale, in cui i mostri mangia uomini Yoma vengono cacciati da guerriere addestrate da una misteriosa organizzazione (le Claymore... wikicoso for more).
Teresa è una Claymore e come (quasi) tutte ste tizie è figa e tosta, non so se più uno o l'altro. È la guerriera più forte, ma deve opporsi alla sua organizzazione, che limpidissima non è, e come tutte le Claymore che si ribellano, deve essere ammazzata dalle compagne. Combattimento pazzesco per coreografie e frenesia, morte improvvisa e inattesa, quanto secca. Ancora oggi, quando ne riguardo lo spezzone, mi parte un sussulto e mi si blocca il respiro. Con la mia signora siamo rimasti di sasso finchè il lettore dvd non ci ha presi a schiaffi.



Fine della prima parte delle 20(+1) morti più toccanti dei cartoni animati gipponici.

La seconda parte.

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